Di Silvia Vacirca
Quando arriviamo a The Mall, la location del Super Trade Show, il sole splende sui grattacieli di Milano. Dentro, l’atmosfera è rilassata, c’è tempo per le chiacchere. La selezione di brand, ultra-sofisticata, è un tetris di fashion, ricerca e divertissement. Qui, per fortuna, nessuno vuole scandalizzare la borghesia e così setacciamo gli stand sospinti da una corrente di torpore mattiniero.
A risvegliare i sensi è la selezione di More Dash: Eye on The East, focus sulla moda dell’est europeo a cura dello showroom e agenzia PR di Daria Shapovalova, fondatrice e direttore creativo di Mercedes-Benz Kiev Fashion Days, e Natalia Modenova. Ospita un gruppo succulento di brand che in Italia non troverete per lo più da nessuna parte.
Per avere le t-shirt del marchio ucraino Nastasía Klimt – fondato a Kiev nel 2015 da Anasatasia Klimenko – con i nomi di pittori famosi ricamati in rosso, dovrete scriverle in privato.
Il premio simpatia va al designer ed ex-ballerino di Praga Jiri Kalfar, incrocio perfetto tra James Dean e Marlon Brando. La collezione SS18, tutta oro e paillettes, è dedicata alle api, specie a rischio estinzione. Save the bees!
Roly.Poly, marchio demi-couture di Daria Anisimova, realizza deliziosi grembiulini sexy da una prospettiva post-apron. Roly poly è il nome di una bambola tradizionale che se la spingi sembra cadere ma, invariabilmente, torna su dritta.
Sul versante sperimentale, Gibsh, marchio di Kiev fondato dallo stylist Dmitriy Gibshman arrivato alla seconda collezione, reinventa il power-dress con l’abito sporty-chic illogico.
Anche Gvantsa Janashia, designer georgiana fondatrice del concept store Flabour Georgian Designers e del marchio Janashia nel 2002, sperimenta con tessuti e forme. I colori della SS18 sono ispirati al Monastero St. Michaels di Kiev, dalla cupola dorata, e l’amore per il synth-pop si riflette nello styling alla Grace Jones.
Chaksyn è un brand concettuale ideato dai due designer ucraini Dima Chayun e Anton Yakshin nel 2015. Per la SS18 mischiano Rinascimento e arte contemporanea. Per esempio, ricreano il farsetto, gilet medievale attillato maschile con maniche a sbuffo. Ma a urlare ‘prendimi’ sono il trench e gli orecchini. Meravigliosi.
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