Non riesco a guardare nulla sui Social: post di denuncia, video putativamente divertenti, iniziative corali, hashtag deliranti (perché no! non andrà tutto bene una mazza, con le perdite fisiche, emotive, economiche che avremo e l’incertezza su tutto, la finiamo di fare come gli americani che se sparano in fronte a tuo marito, ti dicono: it’s gonna be all right?). Ecco, appunto: scrollo i post lungo i vari canali senza fermarmi mai, come fossero elenchi del telefono in cui non trovo il numero da chiamare. Gli unici video che mi catturano sono quei dei lavoretti a mano che si dividono in due categorie: premium e inarrivabili (featuring campioni della sega circolare che costruiscono praticamente da zero ogni cosa per moglie e famiglia, buon per loro) e “next door artisans” ovvero le ragazzotte che hanno la vescica alla caviglia per le scarpe e ci mettono il burro di cacao e alè; o non entrano più nella gonna a tubo e con un colpo di genio (e parecchi di forbici) la trasformano in una mini tutta frange veramente agghiacciante a cui vanno a feste altrettanto agghiaccianti. Io, quelle due, le amo. Hanno problemi assurdi (anche comuni) e soluzioni assurde, ma dato che non so mai quale sarà il problema e quale la soluzione, mi fermo a vedere. Hai i capelli fuori posto? Ci metti il burro di cacao. Mani secche? Mettile nel latte. Ho provato quest’ultimo rimedio, perché avevo del latte inutilizzabile (scaduto) e le mani tipo Sahara. Ho immerso per dieci minuti e e massaggiato col miele. Poi ho fatto la manicure. Tutto bene, a parte che la gatta ha bevuto quasi tutto il contenuto della bacinella. Le mani sapevano leggermente di stracchino, ma le pellicine erano morbide e le unghie veramente bianche.
ps: quando riesco per la spesa, compro il burro di cacao. Pps: la gatta sta benissimo
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