Non vorrei deludere le nuove generazioni, ma quelli della mia età il Ghosting l’hanno provato quando ancora, pensa!, si chiamava sparire e uno ti diceva: ti chiamo io, e poi se lo incontravi all’inaugurazione dell’Ipercoop 7 anni dopo, ancora facevi finta di non vederlo. Ad ogni modo, oggi la situazione con i Social è mutata ed esiste il rendersi fantasma, dopo, ovviamente, che ci si è scritti a manetta. Letteralmente ghosting è il vaporizzarsi virtuale, ovvero scomparire dai social e dalla messaggistica istantanea. Non andrebbe fatto: è segnale di poco tatto, aridità, assenza di empatia. Sono comunque esonerate 75 categorie, come da decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. La prima è quella delle donne esaurite dai messaggi inutili che non portano a nulla di buono (col messaggiante). In effetti, pure io ho fatto ghosting. Abitualmente non mi piace usare tecniche tanto idiote e sadiche, ma, alle volte, trovi soggetti così meritevoli da essersi proprio guadagnati sul campo un vaffanculo con l’app che oggi si traduce, ad esempio, nella non lettura dei messaggi su wapp, dunque la mancata spunta blu di tutti quelli che uno manda. La non lettura su Telegram, l’indifferenza generale. Si può anche evitare di mettere status su Wapp o post sui social, ma il significato del ghosting è: sparisco per te, mica per gli altri, solo per te non esisto più: ciao. Non andrebbe fatto, provoca molto disagio. Ma, alle volte, anche sollievo. Il mio consiglio è comunque di non mettere, dove potrebbe ancora vederli, messaggi direttamente indirizzati all’isolato, se no più che ghosting è: titillating. Si può essere devastati dal ghosting o solo contrariati ma credo che il fantasmato, se si mette – cosa che dubito – a analizzare la relazione, potrebbe capire benissimo perché l’altro è volato via, e quindi dovrebbe evitare di martoriarsi, prendersi le sue responsabilità e farsela passare. Si tratta di superare lo stesso empasse di quando uno stava attaccato al mobile del telefono e non suonava (no, ma i pianti?). Non c’è tanto da analizzare, è che non è andata. Credo che il ghosting sia proporzionale alla disfunzionalità della relazione iniziale: se era ben impostata e solida, non si manifesta; se era traballante e priva di basi su cui costruire, è quasi un completamento indispensabile. Se poi tra 7 anni per caso lo incrociate all’Ipercoop, fate finta di non riconoscerlo, come si faceva ai bei tempi.
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