*The Spirit*
E’ una donna erede dell’avanguardia anteguerra. Futurista? No. I riferimenti sono alla scuola di architettura del Bauhaus: razionale e funzionale così come gli abiti dalle rigorose geometrie. Basterà guardarne uno per imparare a memoria la lezione sull’architettura della scuola berlinese. Per cui state attenti: maglie con innesti di nylon, pantaloni a metà tra lo smoking e la tuta da jogging, tailleur in panno stretch, zip e k-way di pelliccia. Ripetete ad alta voce.
*The Piece*
La giacca bianca con cappuccio e zip. No, non per andare a fare jogging! Ma da indossare la sera con pantaloni capri neri, con banda laterale bianca. Fa un po’ tuta dell’adidas, di quelle che si indossavano durante l’ora di ed.fisica al Liceo, ma, assicurano, di grande effetto.
*The Music*
Jessica Hoop – Silverscreen/Fixitmen
Steve Piccolo – Nickel and Dimes
Gak Sato – Clapsoy
*The Model*
_Blake_, 20 anni, Illinois. Dice della collezione: “Credo che questa collezione sia davvero fantastica. E’ molto versatile, secondo me, e puoi indossarla in qualunque tipo di occasione”.
*The Press Release*
Per l’inverno i tagli degli abiti si moltiplicano rispetto al necessario per disegnare le sagome di corpi umani stilizzati o composizioni simboliche di geometrie primarie, come nel teatro Buahaus.
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