Ecco le dieci cose che meritano di essere ricordare della mia settimana. Ho coinvolto tutti e tutti sono stati molto coinvolti. Mi hanno dato un sacco di idee (e pagato anche qualche cena…). Insomma, ecco qui il best of.
1. Oscar al miglior film: Io e il calzolaio. La storia di una senza contante che cerca di farsi risuolare i sandali piatti, ma non ci riesce e li riporta a casa cacciandoli sdegnata nella borsa.
2. Miglior attore protagonista: il tassista chiamato per andare a Cadorna che va fino a Malpensa perché c’è lo sciopero dei mezzi e ride sotto i baffi. E si fa anche fotografare.
3. Migliore attrice non protagonista: la mia amica Robertina che chiama il contante: la fresca.
4. Miglior soggetto: comprare una casa con la Mastercard, non per intero, ma almeno dare la caparra! Lo dice un’esperta di real estate, mi piace molto l’idea.
5. Miglior colonna sonora: l’inconfondibile suono del Pos che sputa fuori lo scontrino: sono soddisfazioni.
6. Migliori effetti speciali. La segatura (non di pioppo) che laverà la mia borsa di Jimmy Choo in lavanderia.
7. Miglior trucco. Per togliersi dall’imbarazzo, dire che si va al bancomat e non tornare più (ma senza aver consumato ancora nulla, ovviamente).
8. Miglior regista: Geronimo Emili, che ha scritto pure la sceneggiatura, lasciandoci però recitare a soggetto.
9. Migliore canzone: “Pagano tutti con la carta, tranne me, tranne me, tranne me”. La mia nenia, molto Rap Futuristo alla Fabri Fibra.
10. Migliore film straniero: Capelli cinesi. Un dramma strappalacrime di lei che con la carta vuol pagare shampoo e piega per ben 6 euro, e la tenutaria che la strapazza in cinese per dirle “non se ne parla nemmeno, dammi 6 euro e vattene”. E lei che sfinita alla fine cede. Si piange molto. Da vedere.
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