Una mattinata presso l’Ottica San Maurilio, a conoscere qualche piccola realtà nel vastissimo mondo dell’eyewear.
La signora Giovanna Grasso me l’aveva indicata lo chef Giancarlo Morelli, uno che durante le interviste si cambia occhiali da vista minimo a 4 volte. E così sono andata dalla signora Giovanna Grasso, rossa di capelli e un po’ ritrosa, che …ovviamente mi ha rispedito al giorno dopo.
Uscendo mi sono appuntata dei nomi da verificare. E tra questi mi sono fatta presentare due donne, tedesche entrambe, che vi racconto. Mi pare adeguato alla Festa della Donna, che si celebra oggi, no?
Veronika Wildgruber è una giovane designer di vicino Monaco di Baviera, che – oltre a sedie e mobili – realizza occhiali in numero limitato. Delle sue scatole da 4 modelli, ne esistono solo 100 nel mondo. E una è qui dalla signora Grasso. La montatura col gioco di pieni e vuoti è lavorata a mano, nessuna macchina potrebbe farla. L’effetto è però molto naturale e aereo. (vedi veronikawildgruber.com).
Marion Frost nel 1994 realizzò un paio di occhiali per il marito Paris. Quella che doveva essere la produzione di un singolo esemplare,dopo 6 anni era diventato un marchio di interesse mondale, Frost. Segni particolari: occhiali flamboyant, ironici, pieni di personalità e insieme rigorosi e tecnicamente eccellenti (grazie a brevetti registrati). Una sfida impossibile? Non per Frost. Due le linee: Frost Hot Glasses, quella in acetato (di fibre di cotone, il marchio è molto attento alla sostenibilità): colore, forme straordinarie e nomi di impatto (tipo Stiletto, la montatura che agli angoli esterni riproduce il tacco di una scarpa) che si adattano alle più diverse personalità; Frost f-type, la collezione di occhiali in metallo, attenta al colore e alle forme ma anche alle innovazioni tecnologiche come il meccanismo di curvatura elastica alle tempie (un sistema di cardini senza viti, brevettato) che permette a ognuno di sistemare la montatura in modo ergonomico, assecondando la fisiognomica del proprio volto (www.pm-frost.de)
Ma c’è una cosa che accomuna le centinaia di occhiali che ha e che vende? “Sì, nessuno ha una scritta sulla stanghetta esterna. Se no qui non entra…”. Quando si dice stile, si dovrebbe pensare anche a quello.
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