L’altro giovedì sono andata al Four Seasons di Milano per fare un’intervista con Paola Maugeri. No, non l’intervistavo io, ma lei a me. E’ sempre un ‘esperienza straniante, perché quando sei lì capisci come si sentono quelli a cui tu rivolgi domande a volte simpatiche a volte irritanti, riassunto in un’espressiome gergale ma sempre efficace direi: che due…..!!
Comunque, uscendo dal Four Seasons sono andata in via Montenapoleone e mi sono fermata da Aspesi perché volevo vedere il parka verde militare che avete vistodi cui ho parlato in uno scorso post.
E invece, all’ingresso, in una teca di cristallo, mi sono fermata di fronte a delle bottigliette racchiuse in cilindri di legno chiaro. “Di chi sono questi profumi, me li fa sentire?”.
La commessa mi ha rivelato che sono fragranze appena uscite, totalmente ecologiche, dai materiali agli ingredienti, fatti in Italia. Strano, perché i nomi sono poco comprensibili.
La linea si chiama Shamar. Che in ebraico, ho scoperto, vuol dire proteggere, conservare. Delle tre diverse fragranze (una, mi pare più adatta a un uomo) le altre due mi hanno fatto pensare a cassettoni delle donne, acque di colonia, sanno di buono e di sincero. Di innocente. Ecco Shamar mi ha fatto pensare all’infanzia, che poi, leggo nel cartoncino di accompagnamento, era un tema caro a chi l’ha create. Ricordi da conservare, proteggere, rivivere, senza buttare in faccia a chi ci passa accanto la nostra seduzione sfacciata come fanno fin troppi profumi (basta che li metti e uno ti salta addosso, secondo almeno i film pubblicitari…).
Qui è tutta un’altra storia e un’altra poesia. Ecco le fragranze e le sensazioni che mi hanno suscitato:
Nur: mi ha fatto pensare a un uomo che ha lasciato un maglione a casa tua (pulito, ovviamente) in cui si affonda la faccia per rivivere tutto quello che non si può dire;
Suha: ha un sentore di talco e vaniglia che ti porta lontano nel tempo, pensi a guance lisce di nonne e zie, passate da un velo di cipria, ai loro porta-gioie e alle domeniche passate a chiacchierare.
Hika, il mio preferito, per me sa di mare e mi ricorda la forza e il sapore delle sere sulla spiaggia. O anche una pioggia battente che scatena profumi , ecco ha l’afrore dell’energia della natura.
Andate a provarli e, ve lo consiglio, regalatelo a una persona sensibile, sarà un bellissimo accendi-ricordi. (ps costano 80 euro). Il cilindro di legno del loro packaging si può impregnare di profumo e diventa un diffusore della fragranza, dai living room ai cassetti dei pullover, tante volte voleste lasciarne uno a casa “sua”.
Rispondi