Per me Aspesi vuol dire Natalia, Natalia Aspesi, la giornalista dalla penna pungente a cui avrei sempre voluto assomigliare (nella scrittura). Ma in effetti da sempre apprezzo e conosco anche il marchio di pezzi basici e di altissima qualità fondato da Alberto Aspesi nel 1961 (specie le giacche, i cappotti e i giacconi) tanto che l’immagine di una vecchia campagna pubblicitaria di ritagli verdi è attaccata da circa 6 anni sulla mia porta di casa, a dimostrare stima e imperituro affetto. Ma la rivelazione l’ho avuta la scorsa estate con la Robi, mia collega di Vanity Fair, quando all’ennesima camicia che le stava tanto bene, non ho potuto resistere: ma dove le compri? Le ho chiesto. Da Aspesi. Robi è minutissima e la camicia le sta a pennello e, come dice la donna che le stira il bucato, “fossero tutte così le sue camicie”. Così come? Di popeline di cotone stretch, facilissima da stirare (anzi forse non si stira nemmeno). Siccome alla fine non ho tempo né voglia di andare nei negozi, è arrivato in soccorso il sito www.aspesi.com, inaugurato lo scorso settembre, dove si possono trovare tutti i look del marchio, compresa la camicia di popeline stretch azzurro, ma anche in bianco o nero. Costo 155 euro l’una. Facendo un giro sul sito mi sono anche segnata il parka militare e il cappotto di lana e cashmere che si chiama Paradiso, che è già tutto un programma. Per apprezzare la vestibilità e i dettagli dei capi guardate il look book. Se volete sapere di più ci sono anche le varie campagne del marchio, la lista dei negozi e le vetrine. Quella attaccata alla mia porta però non c’è. Ve la faccio vedere io!
_To me Aspesi means Natalia, Natalia Aspesi, the italian journalist with the witty sharp pen I’d love to resemble (in the writing style, I mean). But actually it’s a long time I know and like the Italian brand founded by Alberto Aspesi in 1961 and famous for its high quality basics (jackets, outerwear, coats): I also have an old print adv pinned on my apartment door to show my liking and love for the brand sense of no-frills style. But the real epiphany Aspesi was something I was looking for happened last summer with my friend Robi, a colleague at Vanity Fair Italy. After so many shirts that looked so good on her (and she is sooo petit) I could not help asking: where have you bought this? At Aspesi, she says. They look perfect on her tiny body and also the girl who irons her clothes understands they are special: “Miss if all your shirts were like this!!”, she sighs. Like what? Like stretch cotton poplin, easy to iron (maybe you don’t even need to iron it). Anyway, being fed up to go shopping these days, I had the chance to visit the online store www.aspesi.com and browse through all the winter looks, included the shirts (155 euro each), plus a nice parka and a wool and cashmere black coat called Paradise. If you need extra infos, you can have a look at the pixs of the shop windows (they are a kind of art installations) and the always changing adv campaigns, which are integrated in the aspesi.com website “tailored” on Aspesi’s features and values by The Level Group, a Milan e-commerce provider. No, the ad on my door is not in the list. Well, you’ll see it in my gallery!!!_
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