_*di Eleonora Negri*_
L’appuntamento è nella hall dell’albergo per le 4 del pomeriggio. Katherine Pancol non è una che ama farsi attendere. Quando arrivo è già lì, seduta su un divanetto di velluto, appare rilassata e molto sorridente. _Gli scoiattoli a Central Park sono tristi il lunedì è il suo ultimo romanzo_ (Ed. Baldini Castoldi Dalai €20) ed è il sequel de Gli occhi gialli dei coccodrilli (un milione e mezzo di copie vendute) e il Valzer lento delle tartarughe (altrettante copie vendute). I 14 personaggi della Pancol questa volta vanno alla ricerca della felicità. Anche se in questa intervista lei ci rivela che cosa la fa davvero felice quando non scrive.
*Seduta sulla panchina di Central Park, è quello il luogo dove ha studiato i personaggi del suo ultimo romanzo?*
Beh non è proprio andata così. I miei personaggi nascono piece by piece. Sono un mix di cose diverse: notizie che ascolto alla radio, gente che osservo, film, libri. Anche mentre faccio il bagno in mare. Mi è capitato un mese fa in Normandia dove ho una piccola casa. Stavo nuotando blandamente, ad un certo punto decido di fare una pausa e mi metto a chiacchierare in acqua con una donna. Una completa sconosciuta ma con una storia pazzesca.
*Quale tra i suoi personaggi sarebbe stato benissimo nella rubriche che curava per Cosmopolitan?*
Hortense è un personaggio perfetto per il mondo della moda. E’ una mini- Lagerfeld. Pensando a lei preparerei una rubrica fashion inserendo capi di Yves Saint Laurent, Gaultier e Galliano. Ha un grande stile. Tante ragazze vorrebbero essere come lei ma non ce la fanno. Potrebbe quasi essere la nuova Coco Chanel.
*Josephine, una delle due sorelle protagoniste, ha il blocco della scrittrice. A lei non capita?*
Si mi è capitato quando dovevo scrivere il secondo libro. E’ successo perché il primo aveva avuto un successo inaspettato. Aveva venduto 300 mila copie. E pensare che l’avevo scritto per puro divertimento. Fare il bis mi aveva provocato una certa ansia. Così decisi di iscrivermi al corso di scrittura creativa organizzato alla Columbia University. Mi sono rimessa in forma leggendo Salinger, O’ Connor, O’ Hara e Faulkner.
*Perché ha scelto gli scoiattoli a Central Park come metafora della felicità?*
Gli scoiattoli appaiono già nel primo romanzo (_Gli occhi gialli dei coccodrilli_) sono gli animali preferiti di Gary. Ma sono anche gli abitanti indiscussi di Central Park e nel week-end sono felici perché i turisti affollano il parco. Al lunedì non c’è più nessuno che fa loro compagnia. La felicità dura un istante. E’ come una favola.
*I suoi ultimi due libri hanno venduto un milione di copie. Qual è il successo della sua formula ?*
Onestamente , non lo so ancora. Perché può accadere con qualsiasi cosa. Lo stesso vale per un film quando sbanca al botteghino. Un segreto che non riesco ad indovinare.
*Ora che sta promuovendo il libro viaggerà sicuramente tanto. Che libro le sta tenendo compagnia in aeroporto?*
Maids di Katheryn Stockton, è ambientato nel Mississipi. Una storia di segregazione razziale.
*Nel libro i suoi personaggi vanno alla ricerca della felicità. Quali sono le cose che rendono più felici le sue protagoniste ?*
Tutti hanno destini diversi e ognuno ha qualcosa di diverso da cercare. Iris è spaventata da qualsiasi cosa. Ha un marito ricchissimo ma non sarà mai felice, fa solo finta. Vuole solo cose grandi come l’amore di un regista famoso. Mentre Josephin è tutto l’opposto. Riesce ad essere felice nelle piccole cose, quelle semplici da ottenere.
*Adesso che è in giro per il mondo ha una divisa da scrittrice?*
Dipende da dove mi trovo. Di solito preparo la valigia eliminando il superfluo. Porto sempre con me una buona scorta di camicie bianche, diverse paia di jeans, scarpe comode ma femminili e il mio profumo: l’Eau de Merveilles di Hermes.
*I suoi designer preferiti*
Non ho stilisti preferiti. Ma nel sud della Francia c’è un posto che fa molto bene al mio morale, un po’ meno a quello della mia carta di credito. E’ la boutique di Gago e si trova ad Aix en Provence. Qui entri che sei una ed esci che sei tutta un’altra donna. L’ultima volta che ci sono passata non ho dormito la notte. Continuavo a ripetermi “ Che cosa ho fatto…!!!”.
*La sua ultima follia in fatto di shopping.*
Sempre da Gago. Sono uscita con cinque paia di pantaloni e quattro magliette.
*Che rapporto ha con lo shopping?*
O faccio tanto shopping o non lo faccio per niente. E’ lo stesso rapporto che ho con la cioccolata: tutta o niente.
*Quali sono i capi icona nel suo armadio di Parigi.*
Il mio smocking di Yves Saint Laurent. Lo adoro.
*Ha un portafortuna? Non mi dica che è un animaletto…*
Non credo nella sfortuna quando scrivo. Bevo solo tantissimo tè e ascolto musica Jazz.
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