Per le piccole, pop-up sono i libri di favole. Quelli che si apre una pagina, si solleva una figura, meglio se bellissima, si chiude. Per le diversamente piccole, pop-up sono gli store, ma il principio è identico: uno store, meglio se esclusivo, apre per un po’. Stupisce. Chiude. Anche le grandi hanno bisogno delle favole: eccome. In London Town ci pensa Chanel, nel suo pop-up store interamente dedicato al make-up e piazzato a Covent Garden dal 24 luglio fino alla fine di dicembre. Dov’è la favola? La favola non è solo nella collezione completa di smalti, quelli che già da soli bastano e avanzano a far come minimo sognare, o nella speedy manicure nel primo London Nail Bar Chanel. C’è di infintamente di più. Tipo: masterclass con nail artist al top come Marian Newman e Sophy Robson, pronti a svelare i segreti delle ultime creazioni ideate per le passerelle. Idem per il make up: due nuovi look concepiti appositamente per il progetto pop-up (London e Covent Garden) e make up artist pronti a tutto, anche ai restauri di emergenza, a disposizione. Altro che principi azzurri.
Da ottobre, aggiungiamoci pure un bel distributore di smalti, come quelli di caramelle e giochini, e il lato bambino della fashionista è quasi del tutto appagato. Lo sarà completamente, forse, se si iscriverà anche alla masterclass di disegno di camelie: esiste. Perché una camelia è una camelia, ma la camelia di Mademoiselle Coco è la Camelia di Mademoiselle Coco: un’altra storia.
Se lo scopo del gioco era offrire alle fanciulle uno spazio di divertimento, rilassato e informale, lontano dal fashionismo top, cool finché vuoi ma forse troppo algido per essere davvero coinvolgente, non si può far altro che dire: missione compiuta. Inutile, quelli di Chanel con le favole ci sanno decisamente fare. Ma mica è una novità.
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