di Maddalena Massone
Notizia n.1: quel fenomeno di Alexa Chung (così parlo Anne Wintour) si è data alla letteratura.
Notizia n.2: in qualità di fashion icon nonché it-girl pluridecorata (è vincitrice per acclamazione popolare del Brit Style Award 2011, 2012, 2013) non poteva che esprimersi in un’opera di style&rivelazioni su se medesima e intitolarla significativamente “IT” (appena pubblicato da Penguin Books).
Dalla Bibbia fashion secondo Alexa si apprende che: shorts in denim, maglioncini basic blue navy (fenomenali quelli di GAP uomo, pare), camicia bianca, t-shirt, ankle boots e ballerine sono l’ABC dello stile. Senza, un guardaroba non è un guardaroba, per lo meno il suo. E sempre e solo Rayban Wayfarer. Ah, anche salopette, per favore. Salopette, ho detto. E lingerie molto poco minimal. Tradotto? Quella universalmente nota come “mutanda della nonna” ha da oggi pieno diritto di cittadinanza: Victoria (Secrets), fattene una ragione. E poi: per un paio di Converse nuove l’effetto nuovo è assolutamente inaccettabile. Quindi? Meglio porre rimedio all’orrore con due passi nel fango che fa subito più vissuto. E’ una storia vera, questa.
La Chung, in vena evidentemente di confidenze, confessa di amare follemente la Anna Karina di “Une femme est une femme” e il video “Stop” delle Spice Girl. Perché? Ovvio. Per per l’outfit di Ginger Geri Halliwell, per una volta quasi minimal-chic in una libera interpretazione di kilt blu e dolcevita turchese. Forse, dico forse, la cosa deve avere avuto una qualche peso nella fine della relazione con Alex Turner, frontman degli Artic Monkeys. O forse è stata la passione per il karaoke e le canzoni sdolcinate? Non è dato sapere.
Ps Notizia n.3 Dopo Mulberry con la “Alexa Bag”, adesso se n’è uscita Tabitha Simmons a tributare alla Alexa un paio di shoes. Flat, a punta ma non troppo e, ovvio, deliziose quanto basta per farne il must di stagione. Simply irrinuciabili, forse ancor più del pur imprescindibile “IT”. Forse, ho detto.
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