Il rossetto è forse uno dei cosmetici più antichi del mondo. Veniva già utilizzato 5.000 anni fa dai Mesopotami e dagli Egizi (una su tutte la solita Cleopatra). Il boom ci fu nel dopoguerra grazie alle dive del cinema. E le bocche rosse mi hanno sempre affascinato. Ma non ne ho mai posseduto uno, ho sempre usato burro cacao (fashion vero?) e gloss rosa pallido o trasparenti. Il tutto fino al mese di marzo, quando in redazione arriva un pacchetto per me con il nuovo rossetto di Guerlain: Rouge Automatique. Ho ammirato l’eleganza dell’astuccio e la sua praticità: la levetta è fantastica. Se non l’ho rotta io che per 15 minuti buoni ho aperto e chiuso nervosamente il cursore non si romperà mai!
Una volta aperto ho guardato il rossetto con la solita aria scettica, poi ho pensato che sarebbe stato bene provare la texture, prima sulla mano e poi anche sulle labbra e a quel punto ho capitolato. È stato subito amore. Il rossetto scivola sulle labbra piacevolmente e le lascia morbide e idratate. Il film è sottile e sembra che non ci sia. Nel lungo periodo il colore rimane brillante e non migra nelle righe delle labbra. I colori sono tutti fantastici e hanno tutti nomi che evocano la Maison Guerlian come Nahema, Chamade, L’Heure Bleu e Vol de Nuit. Il mio preferito è il 165 Champs Elysees. Da oggi è il mio mai più senza!
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