Ci ho messo più di due anni a decidere di fare la blefaroplastica (alle palpebre superiori). Si metteva sempre in mezzo qualche impedimento (interventi più urgenti, fatture non pagate dai clienti…) e diventava ragionevole rimandare e passare oltre. La cosa buona è che nei due anni trascorsi, le palpebre sono ovviamente peggiorate e quindi, quando è suonata di nuova la sveglia dello specchio, mi sono decisa. Complice il fatto che volevo festeggiare con un auto-omaggio il mio 50 compleanno: ad aprile 2019 mi sono mossa.
La decisione è stata presa nel modo migliore: attorno a un tavolo con tre bicchieri e una bottiglia. Io e la mia migliore amica; il terzo bicchiere era quello di un medico anestesista in un ambulatorio di una dottoressa chirurgo plastico di Milano. Lui ci sarebbe stato (mi sentivo rassicurata), lui l’ha fatta tempo fa (ottimo risultato), lui me lo consigliava (ci voleva una second opinion, dopo lo specchio).
Il passo successivo è stato prendere appunamento presso l’ambulatorio della Dottoressa Oliveira Tomic in zona Sempione (via Canova 13). La dottoressa è una donna bella, sorridente e preparata. Visto il mio viso, ha concordato che la blefaro fosse perfetta per me e io per lei. Mi ha raccontato come sarebbe stato l’intervento, la gestione del dopo e fatto vedere il risultato su alcune pazienti, che mi è sembrato molto bello e naturale e la cosa mi ha ancor più convinto.
Poi ho posto la domanda che mi stava più a cuore, ovvero “c’è rischio di un effetto-Cesara?” Mi riferisco a una giornalista tv che ha evidentemente danneggiato la palpebra con un intervento. Dubbio fugato: lì è stato danneggiato un nervo e in questo intervento non ne tocca nessun, non si può causare quel tipo di danno. Prendiamo l’appuntamento: l’8 maggio? L’8 maggio.
PARTE 2: PREPARAZIONE
Prima dell’intervento, devi far pervenire allo studio della dottoressa alcuni esami che sono quelli richiesti per interventi in anestesia locale. Esame del sangue (con anche i fattori di coagulazione (PT e PTT), in specifico emocromo, azotemia, glicemia, creatinina e transaminasi, più un ECG e visita cardiologica. Io avevo fatto nei 6 mesi precedenti tutti questi esami per cui non ho dovuto farli ad hoc. Se state pensando di farli, per altri motivi, tenete conto che…entro i 6 mesi successivi (e se sono mesi autunnali fino alla primavera) potreste fare anche una blefarplatica, così per ottimizzare la spesa. Ad ogni modo nel foglio che la dottoressa Tomic consegna alla prima visita, ci sono le descrizioni dettagliate anche di cosa si può fare/non fare nei giorni successivi (no sforzi eccessivi, no sollevare pesi, no guidare nelle successive 24 ore) e anche l’’indicazione delle cose da avere in casa nel post-operatorio, ovvero un unguento oftalmico da mettere sulle ferite per 6 giorni, l’acqua borica e la garze con cui fare impacchi freddi nei 2/3 giorni successivi all’intervento. Ho acquistato tutto, messo l’acqua borica in frigorifero, chiesto alla mia migliore amica di riaccompagnarmi a casa dopo l’operazione, preparato occhiali con lenti scure per l’uscita dall’ambulatorio e sono andata a danza. La mia foto con gli occhi vecchi…è questa (ero molto rilassata…ahahha).
(continua) ps se avete domande per la dottoressa scrivetemi e le inserisco in un prossimo post
17 Gennaio 2021 at 1:20
Non trovo il post operatorio…. soddisfatta della blefaro?
18 Gennaio 2021 at 9:52
Ciao Sofia, sì molto soddisfatta. Trovi qui, nella seconda parte, il commento sul post operatorio
https://www.lostinfashion.it/ho-fatto-la-blefaroplastica-parte-seconda/#comments
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