Esistono dieci regole per entrare nel gruppo e l’ultima recita “non preoccuparti di tutte queste regole”; c’è un luogo di raduno, dove ritrovarsi, in via Mercato a Milano in cui si possono trovare tutte le novità, scoprire nuovi trucchi, conoscere un vero e proprio mondo. O meglio, riscoprire il mondo attraverso un occhio, pardon obiettivo, diverso, insolito e dal sapore d’altri tempi. Sto parlando della lomografia, Lomography, che sta prendendo velocemente piede anche in Italia.
La Sardina, Diana, Fisheye sono solo alcuni dei buffi nomi dati ai singoli modelli di queste macchine fotografiche analogiche dal design accattivante e ipercolorate: le ultime arrivate sono quelle nella versione gold, perfette come regalo per le prossime feste natalizie.
Ma cos’è Lomography? Lomo in realtà è l’acronimo di Leningradskoe Optiko-Mechaničeskoe Obedinenie, il marchio della prima macchina fotografica di questo genere scoperta a un mercato delle pulci di Praga da due studenti viennesi durante gli anni Novanta. Da quei primi scatti, dal sapore vintage e così diversi dal solito, è nata una vera e propria mania che vede nelle 10 regole d’oro, “Porta la tua macchina ovunque vai”- “portala sempre di giorno e di notte”-“scatta senza guardare nel mirino”-“non pensare”, un nuovo modo di osservare il mondo. Colori saturi, particolari effetti sono solo alcune delle caratteristiche di queste immagini.
E all’interno del Lomography Gallery Store si trova un vero e proprio mondo fatto di incontri, eventi, workshop e mostre, uno spazio dove sviluppare le immagini e comprare tutto il necessario per diventare dei veri lomo-dipendenti.
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