di Maddalena Massone
Appunti sparsi from London FashionWeek F/W 2013 (che poi vuol dire autunno inverno prossimi. Ripeto. Quelli che devono venire. Ossia? Come ci si barderà in futuro. Non ora. Attedere, prego, ma prendere nota, prego) .
Una settimana (dal 15 al 19 febbraio: il tempo è relativo, anche nella moda, si sa) di:
consacrazioni scozzesi. Sono scottish i nuovi fashion talenti più o meno emergenti (già piuttosto emersi in realtà): Cristopher Kane (imperdibili i suoi camouflage-chic) o Jonathan Saunders che kilt&tartan li ha lasciati, almeno per un attimo, da parte, per reinterpretare in versione 2013 la casalinga anni’50. Disperata? Per niente. Disperatamente trendy nel suo cappottino o abitino ad A. Come Adoro.
Ritorni: Tom Ford is back. Ha scelto la London Fashion Week per il suo primo, attesissimo, osannatissimo a prescindere catwalk non privé (del resto, London è così stylish: altro che Texas. Altro che Paris. Lo dice lui: e in Tom we trust. Punto.) Si sono fiondati alla Lancaster House anche la Jessica Biel e Justin Timberlake e, ovvio, pure la Anne Wintour, la direttora di Vogue America che non tanto velatamente cerca di restarci, in UK. Più precisamente, come ambasciatrice USA: date le sue doti diplomatiche quasi commoventi, si fa fatica a immaginare un profilo più adeguato a ricoprire l’incarico. Anyway, Tom da standing ovation e più che notevole l’ispirazione Roy Lichtenstein, per il daytime ma anche per la soirée. (tra l’altro a giorni mi inaugura una grandiosa retrospettiva-evento alla Tate Modern. Complimenti per il tempismo, Mr. Ford).
Riri. Come Rihanna. Pop star di popolarità planetaria (musicale e non), ha avuto la pensata di unirsi a River Island, gigante colosso dell’High Street, e di fornire un imprescindibile contributo creativo al design di una collection a breve negli store. Risultato? Linee quasi essenziali, per una diversamente basic come lei, e richiami neanche troppo velati ai 90. Colori? Nero; bianco-nero optical senza dimenticare giallo- decisamente-giallo e arancione. Un successo più annunciato di quello di Unapologetic.
Backstage: must-have. Assoluto. E quello già da subito. Il beanie hat-berretto cuffietta di lana (un bene- rifugio già dalla scorsa NYFW assediata dalle nevi di Nemo, versione Victoria Beckham o Alexander Wang. Più strong- East London style, per interderci, o più bon ton. Dipende). Ah. E, già che ci siamo, lipstick purple o marrone. Scuro. Dark. Su, ci vuole.
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