Il cappotto è un classico, un capo appeso negli armadi di ogni donna: perfetto per il giorno o per la sera, per un appuntamento importante o per una serata poco impegnativa. E questa è decisamente la stagione del capo spalla per eccellenza. Di differenti fogge, in alcuni casi forme, colori, tessuti e fantasie, il cappotto si trasforma e si reinventa diventando divertente e irriverente, ma anche bon ton o minimale, dal taglio maschile.
*BON TON VS MASCHILI*
In pieno mood anni Sessanta, il cappotto può ricordare le signorine della borghesia bene: lungo o corto, dal collo importante, dalle maniche lunghe o a tre quarti, è perfetto da portare con i guanti, tanto lunghi quanto corti, con una bag dal sapore retro o una clutch per le serate più fredde.
Per le donne che invece giocano a fare gli uomini via libera invece ai modelli dal taglio maschile: lunghi o corti poco importa, è il taglio, il modello e l’allure a fare la differenza. Possono ricordare le uniformi del passato, con passamenerie dorate, oppure essere modelli lineari, in morbida lana chiusi da un unico bottone e con tanto di taschino laterale.
*FANTASIE VS MINIMALI*
Per chi nell’armadio ne ha già di ogni colore, largo dunque alle fantasie! Quest’anno i cappotti diventano perfette tavolezze su cui spizzarirsi con ricami, applicazioni e tessuti dai mille colori. Ideali ventiquattro ore su ventiquattro, donano sicuramente maggiore personalità al look invernale.
Il cappotto minimale: classico, lineare, sobrio nel taglio e nel colore. L’unico tocco può essere dato dalle decorazioni tono su tono ma senza esagerare. Bianco, blu, nero, grigio i quattro colori classici.
*GEOMETRICI VS LUNGHI*
Trapezio, triangolo, rettangolo, clessidra: forme geometriche perfette anche per i cappotti della nuova stagione. Poco importa il colore ma la forma e la lunghezza quelle si che sono importanti.
Lunghi, anzi lunghissimi fino ai piedi, sembrano più dei mantelli; segnati in vita o portati morbidamente, sono asciutti e privi di volumi.
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