di Maddalena Massone
15 Marzo: segnare sul calendario. Red Nose Day 2013.Cos’è? La giornata del naso rosso (grazie tante). Ossia? Ci si mobilita nel fundaraising, qui (raccolta di fondi pro charity varie, specie a favore dell’infanzia in difficoltà, in Africa ma anche in UK). E sul serio, anche se si fa con il red nose da clown. Un’idea nata nel 1985 dai comici del Comic Relief e ormai tradizione.
Come si fa? Ci si mette un naso rosso (ché tanto lo si trova anche da Waitrose) e si raccolgono fondi. O ci si dà allo shopping benefico (provvidenziale se si vuole partecipare evitando di scaricarsi l’ultima hit degli One Direction per sopraggiunti limiti d’età o generica intolleranza). Nel 2013, poi, in soccorso della fashionista ha risposto all’appello della catena T-Maxx Stella McCartney (ai mug special edition ha provveduto la regina delle ceramiche Emma Bridgewater). Inutile dirlo chi è la Stella. Ma non certo inutile informare che la suddetta ha trovato il tempo di creare una linea di t-shirt in cotone fair trade e pure organic (che sia sensibile a certi temi, la Stella, è cosa nota) e il naso rosso lo ha messo a Brit icone: Beatles(papà Paul compreso); il comico Tommy Cooper e, irrinunciabile, Kate Moss che, già che ci siamo, è pure testimonial, giusto per aggiungere un po’ di appeal alla cosa. What else? Procurarsi la magliettina (la si trova anche on-line) e darsi da fare. E’ per far del bene, del resto.
Accessorio ideale? Ma il red nose, che domande: può essere divertente (magari non per tutta la giornata, se il disagio è insopportabile). E poi, mai, dico mai, prendersi troppo sul serio, no?
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