Un pò poeta maledetto, un pò dandy inglese: il foulard ha sempre attratto molto l’universo maschile perchè dona un tocco di semplicità elegante poco impegnativa a qualsiasi look.
Portato con nonchalance, annodato distrattamente, appoggiato morbidamente attorno al collo, lungo o corto che sia il foulard può essere una valida alternativa, e sicuramente meno scontata, alla cravatta.
Da giorno o da sera, il foulard è sempre perfetto anche perchè ce ne sono di tutti i gusti: colorati, magari fantasia, o di tonalità accese come quelli di Ann Demeulemeester, di un arancio vitaminico da abbinare a un completo, classico nel taglio e nella forma audace nel colore.
Oppure a collare, di forma circolare, si appoggia semplicemente sul collo come insegna Bespoken, ma anche chiuso da un semplicissimo noto fatto a una stretta bandana portata magari assieme a una classica camicia bianca, visto sulle passerelle di Dsquared2.
L’immancabile nodo ascot, croce e delizia dei veri gentlemen, riproposto nel corso degli anni da personaggi più o meno celebri, da Michael Caine che ne sfoggiava di bellissimi nella Londra degli anni Settanta passeggiando a Savile Row fino a Adrien Brody che, in tempi più recenti, sfrutta questo nodo la sera abbinato a uno smoking.
E, passando per i più classici foulard, quelli da arrotolare attorno al collo, elegantemente pratici d’inverno, si arriva a quelli dall’anima un pò rock, sfoggiati in differenti occasioni da Jude Law e visti sfilare sulle passerelle di John Galliano: una semplice t-shirt e sopra un lingo foulard legato con un semplice noto e via!
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