Che confusione! Lo stilista di Sarli, Carlo Alberto Terranova, il 12 dicembre ha lasciato la maison. Profondo dissenso con le strategie progettuali dell’azienda (in mano al 67,3% all’imprenditore Massimo Anselmi). Senza rassegnare dimissioni. Mandando però un comunicato alla stampa, dove si afferma che la collezione uscita in passerella oggi è opera sua. Invece no. Una nota per la stampa della maison dice che sono stati il team stilistico, la premiere e tutte le sarte dell’atelier di via Gregoriana a preparare la collezione in 40 giorni e 40 notti. In effetti l’uscita dei saluti è stata un’affollamento di persone, 3 stilisti, 1 premiere e tutte le sarte. Un bel gruppo coeso nell’agitazione del prima e nella commozione del dopo. La collezione è definita un pret-à-couture. Insomma un incontro tra il passato couture della maison e il futuro pret-a-porter che avrà a Milano per la settimana della moda di febbraio la sua presentazione ufficiale. Accenni di pret-a-porter ci sono: abiti svelti da giorno, femminili, dove le geometrie del brand diventano meno rigide. Eredità coture anche: intarsi, trasparenze, applicazioni in rilievo di ricami o cristalli. Belli i gioielli di metallo lavorato a fiore opera di uno degli stilisti del team, usati anche come cinture, bracciali e decoro sulle scarpe. C’è anche la sposa, in bianco, come di tradizione, e in nero, come rivoluzione. Aspettando la settimana della moda di febbraio.
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