_*di Eleonora Negri*_
*The Spirit*
Arrivarci quasi per caso per non andarsene più. La Côte d’ Etro è così, uno di quei posti in cui gli uomini conoscono il comfort dei pull dai volumi generosi, s’incontrano sulla battigia con il cappello a tesa larga e camminano distratti vicino al molo con un paio di mocassini eleganti ma con i calzettoni arrotolati alla caviglia. E si alza il vento? C’è sempre una sacca (da marinaio) pronta per salpare.
*The Piece*
Una camicia a pois beato chi ce l’ha. Per la prossima estate si accoppia con il pantalone lungo ma anche con il bermuda a poi, a pois, a pois!
*The Music*
La leggenda del pianista sull’oceano di Etro. Conchiglie come percussioni, il vento e le onde tra gli strumenti si accompagnano all’improvvisazione pianistica di Cesare Picco, anche lui in scena.
*The Model*
Jonas, 28 anni. Paese: Argentina
“I wear big big pants with a big big hat. I am convinced that I could find a lot of success wearing a sombrero for the whole summer. That’s a hat with a lot of glam”.
*The Word*
Kean Etro: “Sono molto affezionato al completo che indossa Philip. E’ semplice, ma la sua stampa mi affascina. M’intriga soprattutto quello spazio che si crea tra il bianco e il blu”.
*The Press Release*
E’ un omaggio a quello che Jean Luc Godard definiva “lo splendore del vero”. La memoria di domani e di sempre. Una camminata sulla battigia, in quel luogo di confine che segna il bordo del mondo: è fine e inizio, zona franca per i pensieri e i gesti.
Rispondi