*Storia*: In origine c’era Alessandra Carta, con il suo bagaglio d’esperienza da scenografa, e la sua “valigia” decennale di lavoro da costumista di cinema, pubblicità e teatro. Il 2006 è l’anno di Carta e Costura, il suo brand, dove Carta è il suo cognome, mentre Costura è la parola che identifica la cucitura a costa in rilievo. L’anno dopo partecipa a “Who is on next” e poi c’è l’incontro. Alessandra stava cercando un modellista (merce rara ormai) ed evidentemente quello che la convinse di più fu Stefano Fornari. La loro passione in comune? Il teatro, dato che Stefano è un attore e si riflette quindi nei drapeggi e nella tendenza sartoriale delle loro creazioni.
*Look*: Assolutamente attenta. La donna che indossa Carta e Costura non può non mostrare i dettagli di cui si riempie: nei materiali, nei tagli e nelle rifiniture. Curve e geometrie convivono per un look rigoroso e dal sapore squisitamente sartoriale.
*Ipse dixit*: “La miglior cosa è la semplicità, perchè la moda si sta pulendo, siamo in un periodo di passaggio, e noi seguiamo la tendenza”.
*Pezzo forte* : Il preferito di Stefano Fornari è un cappottino nero corto semplicissimo in panno di lana, dai tagli asimmetrici.
*A partire da*: Per gli abiti si va dai 120 ai 200 euro, per i capispalla invece dai 500 ai 1000-1500.
*Dove si trova*: In Italia da Penelope a Brescia, Tad a Roma, mentre a Como le creazioni Carta e Costura si trovano da Tessabit
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