Le macchine sono rosse, le ragazze fantastiche. Indossano shorts o tute mimetiche (firmate Valentino), brillanti e braccialetti di plastica con su il nome del tour. Si salutano, si baciano, parlano di macchine e strade (ma che avete fatto al distributore, un party? Non arrivavate mai…), accendono i motori, sgassano, ripartono.
Sono 70 donne e 35 macchine da urlo (Aston Martin, Maserati, Ferrari), tutte riunite al Luxury Outlet Serravalle per la tappa milanese del Cash and Rocket Tour 2015, un tour di equipaggi femminili che, grazie alle donazioni per partecipare (ogni equipaggio versa 14 mila dollari), i fondi raccolti grazie alle sollecitazioni fatte dai vari team a amici e follower sui loro social network, e l’asta finale di oggetti messi in palio da marchi di lusso o partecipanti, è riuscito a raccogliere quasi 2 milioni di dollari all’anno (dal 2012) da donare a tre organizzazioni africane OAfrica, Shine on Sierra Leone and Sumbandila, con l’intento di aiutare donne e bambini in materia di salute e scolarizzazione. http://www.cashandrocket.com/
Il Tour cambia itinerario ogni anno e quest’anno ha portato gli equipaggi, attraverso Inghilterra, Francia e Italia.
La fondatrice e ceo di Cash and Rocket, Julie Brangstrup (nella foto qui sopra con Chloe Green), racconta: “L’idea di partenza era creare qualcosa di elettrizzante per le donne, qualcosa di cui avessero voglia di parlare con gli amici, con la famiglia ma anche con i loro contatti di lavoro, per portarli a contribuire”. Effettivamente, ci sono riuscite, visto che la proiezione è di raccogliere gli usuali 1,8 milioni di dollari, che a novembre saranno recapitati in Africa alle 3 organizzazioni che abbiamo citato. All’equipaggio che avrà raccolto più fondi, andrà anche un regalo: Un orologio sportivo. In testa, al momento, l’equipaggio con Chloe Green. Le strade più pericolose percorse finora? “Quelle italiane, ci sono moltissimi Tir e devi stare sempre all’occhio”. I panorami più belli? “Tutti”. La sua macchina favorita? “La Mercedes Gullwing”.
Chloe Green, figlia di Philip – il patron di Topshop – e direttore creativo di CJG, il suo marchio di scarpe, ammette che prima di tutto Cash and Rocket è “gran divertimento, e un’opportunità di conoscere tantissime donne meravigliose di diverse nazionalità”. Il suo team è in testa per la raccolta fondi e la cosa la rassicura perché sa che “tutti i fondi raccolti andranno alle organizzazioni africane”. Il miglior co-pilota per lei è qualcuno “di cui ti fidi, che ti tiene sveglia se ti senti stanca. Andare in macchina è un lavoro di team, vuol dire condividere la strada”. Una metafora della vita che assomiglia a questo progetto che unisce donne in favore di altre donne.
Ne sa molto di guida Jodie Kidd, modella, attrice e pilota esperta (qui sopra), appena tornata dalle Mille Miglia, cui ha partecipato in team con David Gandy, uno degli uomini più belli del mondo. Qual è l’outfit migliore per guidare? “Qualcosa di comodo, che non stringa sulla vita. E sono importantissimi gli occhiali, io uso quelli polarizzati di Oliver People, sono fantastici”. Come è stato guidare con David Gandy? “E’ un co-pilota brillante, davvero una bella esperienza. E da stasera sono in team con la fidanzata: non vedo l’ora di conoscerla”. Auto e pupe non è un’accoppiata un po’ maschilista? “Lo è, e non è facile per niente entrare in questo mondo, ma io sono convinta che i tempi siano maturi per una Formula 1 femminile, perché la verità è che le donne sono abilissime alla guida”. La sua macchina preferita? “La Ferrari 250 California Spider”. Colleziona auto? “Hm, costa 5 milioni di dollari, per ora colleziono modellini”.
Mollie King, voce del gruppo pop The Saturdays, sarà al fianco di Jodie Kidd sulla Maserati rosso fuoco (a proposito le auto sono di proprietà di chi le guida, a parte alcune “prestate” dagli sponsor a ViP). “Mi affido a lei, è una guidatrice bravissima. Io le farò compagnia”. Il compagno di viaggio ideale? “La musica, le chiacchiere. Argomenti? “Moda, vacanze, ragazzi”. L’outfit per viaggiare in auto? “Degli shorts, delle scarpe basse, qualcosa di leggero perché in Italia fa caldo”. Come promuove la cosa? “Usando i social network, specialmente Instagram, che è il mio preferito”. Non ha paura che i social media mettano a nudo la sua privacy? “Metto cose personali, ma non private. Il cane sì, ma non gli interni della casa e non il mio fidanzato”. Peccato. Buon Viaggio!!
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