Fazio e la Littizzetto mi hanno stufato. Si prendano tante vacanze dal video, se lo meritano e anche noi.
In 4 giorni hanno ridotto un momento “solenne” (vecchio? e allora??) a una gag frusta, dando continuamente dei dementi agli altri e a se stessi, come se questo sanasse tutto, per far passare tutto. Allora diamo dei dementi a tutti, ai medici che sbagliano, ai politici che tradiscono e deludono, ai comici che non fanno più ridere (anche Bisio, mamma mia che pena). La morale è: basta mettere in luce con ironia i nostri limiti, le nostre mancanze per rendere le stesse mancanze meno rilevanti, come se non esistessero. E eludere le proprie gaffe: come quando si dice di aver scelto di indossare giovani stilisti italiani per far loro un favore – ah non perché sono belli? Ma che supponenza Littizzetto! Ma già se siamo dementi e facciamo tutto male basta che lo riconosciamo e va bene no?
Questo stile di conduzione, che è quella di Che tempo che fa, dovrebbe rimanere lì, a casa di Fazio, perché è fazio-riferita. Ha reso quel palco il pollaio di Fazio, e gli ospiti comparse demenziali, dai che fa più sorridere, prendiamo per i fondelli tutti, a parte prendersi sul serio in modo esagerato quando c’è da sostenere la “causa giusta”.
Vabbé, forse sono esagerata, ma ho guardato il Festival tutti i giorni e non sono mai stata smentita.
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