Domanda 1: le londinesi sentivano l’esigenza reale ed impellente che London Town ospitasse la XXX edizione dei Giochi Olimpici? Forse. Forse no, visto l’entusiasmo più simile alla lamentela dei britannici tutti. Della serie: “Ma dovevamo proprio?”. Risposta del Primo Ministro: “Sì che dovevamo. Sono un evento eccezionale. Alla fine, ma alla fine fine, sarete felici. Nel mentre, vi aspettano code e disagi ma, su su, fatemelo un sorriso che se siete presi bene ci state meglio nel caos infernale e sarete pure contenti. Della serie: Pollyanna una dilettante.
Domanda 2: le londinesi sentivano l’esigenza reale e impellente che Selfridges, celeberrimo department store della centralissima Oxford Street, ospitasse una capsule collection concepita da Karl Lagerfeld? Non forse. Assolutamente sì. Potrebbe essere diversamente? Se poi c’è anche un’anteprima della collezione Autunno-Inverno della linea Karl ancora meglio.
24 luglio. -3 giorni alla cerimonia di apertura. Giorno zero per la cerimonia di apertura del pop up store dedicato alla linea Team Karl. Se le Olimpiadi sono il motivo che porta Kaiser Karl a dare al mondo fashion e alla fashioniste più o meno convinte una linea limited edition neanche troppo vagamente ispirata ai Giochi (altrimenti la T-Shirt con medaglia aurea stampata come me la spiego?) allora vanno benissimo. God bless lui. E i London creativi di I Love Dust con cui ha disegnato la T-shirt.
Il resto? Karl allo stato purissimo. Colletti, segno distintivo inconfondibile del Lagerfeld style; skinny jeans con spruzzatina aurea pure quelli; giacchine, shopping bag in tela parzialmente aurea. E’ tutto. Tutto, volendo escludere le vetrine personalizzate, il profilo di Karl in ogni dove e la possibilità di portarsi a casa un delizioso tattoo temporaneo con il suddetto profilo a memoria non perpetua dell’evento. La moda passa, lo stile resta, le decalcomanie si cancellano. E, per Karl, però, è subito medaglia d’oro.
Rispondi