Come un quadro di Arcimboldo l’uomo di Pitti 2015: ha la giacca con l’uva, la pochette coi chicchi di caffè e i calzettoni con le verdure dell’orto. Non c’è che dire: se Milano non è ancora pronta per l’Expo, lo è Firenze, dove a Pitti l’uomo veste già Food di tutto punto. Sono grafiche accattivanti e di sicuro si prestano per una bella copertura stampa, però hanno un piglio ironico, divertente e una volta tanto non mi annoiano come tutto questo gran spolvero di chef, ritorni alla natura, inni all’amaranto (non il colore) e aperture a raffica di atelier dei sapori.
Le calze Gallo si chiamano Ortogallo e su cotone finissimo riproducono illustrazioni botaniche e di libri di cucina inglesi. Una collezione che sarà eccezionalmente in vendita a partire dal 1 maggio 2015 – in occasione di Expo 2015 – e il cui ricavato sarà in parte devoluto a sostegno di OVCI per tutti i bambini del mondo (Organismo di Volontariato per la Cooperazione Internazionale).
Le pochette di 10x10anitaliantheory by Alessandro Enriquez trae ispirazione dalla colazione degli italiani, a suon di chicchi di caffè, pane tostato, croissant e via dicendo per capi di abbigliamento e accessori. La sua è dichiaratamente una collezione nata per esplorare il tema del cibo nell’abbigliamento, ed è partita dalla pasta per continuare nella “pasticceria”.
Tema autunnale infine per Aquarama che presenta la fantasia Uva, stampata su fustagno di cotone, per giacche espressive dei nuovi valori alimentari. Perfette da Pitti a Vinitaly, passando per Expo.
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