*The Spirit*
Pare che, per questa fashion week, gli stilisti abbiano deciso di tornare tra i banchi di scuola. O di mettersi in cattedra. Roberto Musso unisce moda e arte, ispirandosi alle opere informali di Alberto Burri e alla sua idea che “L’arte interviene dopo la creazione”. Gli abiti si trasformano dopo essere stati realizzati: sui cappotti sono inseriti dettagli in Kidassia e ai vestiti a sacchetto vengono aggiunte frange stile anni 20. Importante l’uso del colore per cui lo stilista dice di essersi ispirato al circo. In fondo, qualcuno parla anche di Arte Circense…
*The Piece*
Il vestito a sacchetto, rosa cipria, con frange d’organza applicate. Munitevi di guanti lunghi e di headband con piuma. Pronte per andare a ballare il charleston?
*The Music*
Massive Attack – Teardrop, Unfinished Sympathy, Protection DUB version.
Andrea Bertolio: sound designer.
*The Model*
Natalia Zakharova, Russia: “ La mia età? No, non te la dico! Non si chiede l’età ad una modella, non lo sapevi?” Ma non si diceva che l’età non si chiede ad una signora? Della collezione dice: “Questa collezione è meravigliosa. Comprerei tutto! Non vedo l’ora sia già nei negozi per andare ad acquistare tutto!”.
*The Word*
_Roberto Musso_: “Il mercato migliore è quello internazionale. In Italia i buyer sono molto più legati ai grandi nomi, mentre quelli internazionali fanno molta più ricerca. Si bada più al prodotto interessante e non al nome blasonato”.
*The Press Release*
Liberi accostamenti tra arte e sport nella serie di robe de chambre e cappotti dove il feltro di lana e cashmere è usato rovesciato con la passamaneria, che profila le cuciture in bella vista.
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